di Massimiliano Puntin

  1. Informazioni Generali

Il Libro di Ester è un libro scritto in Ebraico, e l’ipotesi più accreditata è che sia stato scritto da autori ignoti, all’incirca alla fine del Secondo secolo in Mesopotamia, probabilmente a Babilonia. E’ composto da 10 capitoli incentrati sulla storia dell’ebrea ESTER, cugina di Mardocheo, che diventa moglie del re persiano Assuero (circa 5 secolo a.c.)

  • Cenni Storici

Alla caduta del regno degli Assiri (609 a.c. circa), i Medi ne prendono il posto sostituendosi agli Assiri, ed ereditandone l’impero. Fra i popoli sottomessi prima agli Assiri, e poi ai Medi, ci sono anche i Persiani, che rimangono sottomessi ai Medi fino all’arrivo di Ciro il Grande. Nel 550 a.c. Ciro il Grande raduna tutti i clan sotto il suo comando e sconfigge i MEDI. Ciro diventa quindi imperatore di un regno persiano unificato. A questo punto, i legami fra Persiani e Medi si stringono. Nel 539 a,c, Ciro conquista la città di Babilonia e promette pace ai Babilonesi (promessa estesa a tutti i popoli conquistati). Ciro è famoso anche e soprattutto per “l’editto di Ciro”, con il quale permette ai nuovi popoli conquistati di ritornare nelle loro terre, ove fossero stati precedentemente deportati.

Alla fine, Ciro in Grande muore in battaglia prima di riuscire a compiere la conquista dell’Egitto, che sarà portata a termine dal figlio CAMBISE (o ASSUERO, come viene chiamato nel libro di ESTER).

CAMBISE (o Assuero) viene prima nominato dal padre (ancora in vita) RE DI BABILONIA (reggente) nel 529. Nello stesso anno Ciro morirà in battaglia, e CAMBISE diverrà quindi RE DI PERSIA.

Prima di partire per la spedizione per la conquista dell’Egitto, farà uccidere di nascosto il fratello SMERDI, per evitare che in sua assenza tentasse di usurpare il trono.

Durante la sua assenza (con il trono vuoto) partirà un gioco mortale con lo scopo di conquistare il trono.

  • Il Libro di Ester

Prima di cominciare, una curiosità. Ester è uno dei due unici libri presenti nella Bibbia in cui non compare MAI il nome di DIO. Qual è l’altro libro? (Il cantico dei cantici)

Questo è un libro un po’ diverso da raccontare. Questo libro è un opera teatrale, per molti versi simile all’Otello di Shakespeare.

Il re Assuero è giovane, potente e vittorioso, ed il suo regno è così vasto che si estende dall’india fino all’etiopia, e comprende 127 province, e decide di festeggiare la sua fortuna con tutti i suoi amici ed alleati. Indice un banchetto in cui sono invitati tutti i suoi principi, alleati, amici, persino i suoi servi. Raduna l’esercito di Persia e di Media, i nobili ed i governatori. Tutti sono alla sua presenza, e per 6 mesi ci furono festeggiamenti.

Alla fine dei 6 mesi indette un secondo banchetto, in cui tutti i presenti in Susa (il paese dove era era presente il suo palazzo) erano invitati, e dove tutti erano liberi di bere e mangiare secondo il loro proprio volere.

Tuttavia il re bevve molto, e preso dall’euforia fece chiamare la sua regina, in modo da mostrare a tutti la sua bellezza. La regina, però, rifiutò di presentarsi, ed il re, adirato, chiese consiglio ai principi presenti su come avrebbe dovuto rispondere alla sua regina.

I presenti dettero questo consiglio: “La regina ha mancato di rispetto al suo Re, ma non solo, a tutti noi. Se le nostre mogli venissero a sapere cosa ha fatto, potrebbero fare altrettanto e non portare più il rispetto. Che sia dunque ripudiata ed allontanata”.

E così fu.

Ma l’effetto dell’Alcool prima o poi passò, ed il re si rese conto di quanto aveva fatto. La legge era legge, e non poteva più riavvicinare la sua regina Vasti, e fu così, allora, che decise di scegliere un’altra regina.

Per tutte le province fu sparsa la sua voce. “si cerchino ragazze giovani e vergini da presentare al cospetto del re, nella sua residenza reale di Susa, e la giovane che piacerà al re prenderà il posto di Vasti, divenendo sua regina!”.

Nella residenza reale di Susa c’era un Giudeo di nome MARDOCHEO, della tribù di beniamino. MARDOCHEO era stato condotto via da Gerusalemme tra gli schiavi deportati da Nabucodonosor, re di Babilonia. Mardocheo aveva allevato la figlia di suo Zio, adottandola. Questa fanciulla si chiamava Adessa (ovvero ESTER).

MARDOCHEO fece quindi presentare Ester assieme alle altre Vergini (assicurandosi che non raccontasse nulla delle sue origini e del suo popolo), e quando il re Assuero la vide, rimase così incantato dalla sua bellezza che la scelse come sua Regina.

Un giorno, Mardocheo, scoprì un terribile piano, architettato da due eunuchi di nome Bigtan e Teres, i quali avevano deciso di uccidere il RE. Mardocheo corse dalla sua figliastra (ed ora regina) Ester per informarla. Ester riferì le parole di Mardocheo al Re, e dopo accurate indagini, i due eunuchi furono scoperti ed impiccati, ed il fatto fu trascritto nel libro delle Cronache, in presenza del re.

Dopo questi eventi, il RE ASSUERO innalzò Aman, figlio di Ammedata, alla più alta carica. Aman divenne secondo nel regno. Tutti gli uomini, fossero principi, generali, servi o popolani, si inchinavano al cospetto di Aman. Tutti meno uno, Mardocheo.

Questo ad Aman non piacque per niente. Come punire questo oltraggio? Prendere la vita di questo nessuno? No, non sarebbe bastato per ripagare l’onta del suo comportamento. I servi di Aman scoprirono le origini di Mardicheo. Era un Ebreo.

Mardocheo l’ebreo aveva insultato Aman. Tutto il suo popolo doveva pagarne le conseguenze. Aman decise di far sterminare gli Ebrei, tutti gli ebrei che si trovavano nel regno di ASSUERO. Non aveva mezze misure.

Aman si presentò dal suo RE, e disse: “LEGGI ESTER 3:8-11”

Furono scritte delle lettere, siglate dal re in persona, e mandate in tutte le province dell’impero. In queste lettere era riportata la condanna a morte di tutti gli Ebrei, non solo uomini, ma anche vecchi, donne e bambini. Tutti dovevano esser passati a fil di spada, ed i loro beni dovevano esser saccheggiati. Tutte le province che avessero ricevuto la lettere, avrebbero dovuto attendere l’ordine del RE per iniziare il genocidio.

Mentre questo succedeva, Aman se ne stava seduto a bere, nella sua dimora.

Ma quando Mardocheo seppe cosa era stato fatto, starcciò le sue vesti e si presentò coperto di stracci alla porta del re, per implorarlo. Ma non fu ascoltato. In tutto il regno, gli Ebrei Tremavano e pregavano, terrorizzati.

Ester venne a saperlo. Mediante i suoi eunuchi parlò con Mardocheo, il quale le disse: “va al cospetto del Re, e fa qualcosa”.

Ester accettò con il terrore nel cuore. Ester sapeva che nel regno, la legge era uguale per tutti. Nessuno ne era esente. E c’era una legge in particolare che la spaventava: Nessuno poteva presentarsi al cospetto del Re, se non fosse stato il re stesso ad invitarlo. La pena era la morte.

Unica speranza per chi avesse trasgredito a questa legge, era un segno di grazia dato direttamente dal re.

Se non avesse fatto nulla, tutto il suo popolo sarebbe stato distrutto. Ma se avesse fatto qualcosa, quasi sicuramente sarebbe stata uccisa.

Andò dal re.

Il re era seduto sul suo trono reale nella reggia, e quando vide arrivare Ester, stese il suo scettro d’oro che teneva in mano. Il re le aveva concesso la sua grazia.

LEGGI: ESTER 5:3-8

Ester è giovane ma non è priva di senno. Sa perfettamente che se avesse accusato Aman di tradimento senza portare nessuna prova, ne sarebbe uscita sconfitta. Decide così di percorrere una strada più intelligente. Decide di usare le sue armi di persuasione per rallegrare i cuori di entrambi gli uomini, per far in modo che non siano sulla difensiva nei suoi confronti.

Aman uscì dal banchetto con il cuore contento, ma tra i suoi passi incrociò Mardocheo. Mardocheo non si inchinò. Aman si infuriò, ma non fece nulla. Piuttosto tornò a casa, e chiamò sua moglie ed i suoi amici, per raccontare loro delle sue ricchezze e del grande onore che il Re e la Regina in persona gli avevano dato.

LEGGI ESTER 5:13-14

Come in ogni opera teatrale, siamo arrivati in cui tutti i personaggi sono sul palco, la scena e pronta e tutti gli inganni sono stati fatti. Ma a questo punto accade un evento inaspettato, che interrompe gli eventi, e fa cambiare le sorti degli eroi.

Quella notte Assuero non riesce a dormire. Qualcosa tormenta la sua anima. Decide allora che gli venga letto il libro delle cronache, e nella lettura, trovò gli eventi di Mardocheo, che tempo prima gli aveva salvato la vita dal complotto di BIGTANA e TARES.

“Quale onore è quale distinzione sono stati dati a Mardocheo per questo?” chiese il RE.

Gli Eunuchi risposero “Nulla è stato fatto per lui”.

LEGGI ESTER 6:4-9

Il RE allora disse ad AMAN: vai da Mardocheo e fagli avere tutti gli onori che hai detto, senza tralasciare nulla!

Quale beffa per AMAN. Il suo orgoglio lo aveva imbrogliato. Tutto l’onore che pensava spettasse a lui, aveva dovuto darlo lui stesso al suo odiato nemico. E quando ebbe finito di fare quanto ordinato dal re, la giornata non era ancora finita. Ora era il momento dell’ultimo atto: la cena con il RE e la REGINA!

La scena finale è pronta. Tutti gli attori sono al convitto. E’ il RE a rompere il silenzio: “Qual è la tua richiesta, mia regina? Ti sarà concessa, fosse anche metà del mio regno!”

LEGGI ESTER 7:3-4

“Chi è? Dov’è colui che ha tanta presunzione di fare questo?” domandò il RE

“L’avversario, il nemico, è quel malvagio AMAN” rispose la sua REGINA.

AMAN fu colto dal terrore, in preda al panico si lanciò sul divano sul quale era seduta ESTER.

“Vuole addirittura far violenza alla mia regina, davanti a me, in casa mia?” gridò il RE!.

Carbona, uno degli EUNUCHI aggiunse: “Ecco, è perfino rizzata in casa di Aman la forca alta cinquanta cubiti, che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del RE.

Il risultato? Aman fu impiccato alla stessa forca che lui stesso aveva fatto preparare per il suo nemico.

I giochi e gli imbrogli sono conclusi. Ester raccontò al suo re delle sue origini e della sua parentela con MARDOCHEO, ed il RE mise MARDOCHEO al posto di Aman.

Rimane un unico intrico di trama da risolvere. L’editto contro gli Ebrei. L’editto era stato spedito, e la legge non poteva essere cambiata. Allora Il re fece mandare in tutte le sue province un nuovo editto, in cui c’era scritto che ogni ebreo avrebbe potuto difendersi da qualsiasi attacco alla propria vita, o a quella dei suoi cari.

E così fecero. Il giorno in cui il decreto fu attuato, tutti avevano paura degli ebrei per il ruolo importante di MARDOCHEO a palazzo, ed i nemici degli ebrei furono sconfitti dagli ebrei stessi.

Per ricordare questa vittoria, fu introdotta una festa, il Purim, festeggiata ogni anno, il 14° giorno del mese di adar

Si chiude il sipario.

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