
di Massimiliano Puntin
- Informazioni Generali
Il libro dei salmi è il secondo dei 5 libri poetici presenti nell’antico testamento. Gli altri 4 sono: Giobbe (già trattato), Proverbi, Cantico dei Cantici ed Ecclesiaste.
Ognuno di questi 5 libri si prefige uno scopo, ovvero di insegnare qualcosa.
– Giobbe insegna a gestire la sofferenza
– Salmi insegna come pregare
– Proverbi insegna come agire / vivere
– ecclesiaste insegna a gestire la gioia
– cantico dei cantici insegna ad amare
Il libro dei Salmi è stato scritto in ebraico, e l’ipotesi maggiormente condivisa è che sia stato redatto circa alla fine del 3 secolo a.c. Tuttavia questo non è propriamente un libro, bensì una raccolta di brani, composti da più autori ed in epoche differenti, che trattano temi differenti.
Il titolo originale in ebraico era “Libro delle Lodi”, prenderà il nome “Libro dei salmi” dalla versione Spetuaginta (Ovvero la traduzione dei 70, dall’ebraico al latino).
Una curiosità: il salmo considerato più antico è il salmo 104, che riprende un inno egiziano del XIV secolo, “l’inno del sole”.
Ancora una particolarità di questo libro. E’ diviso in 150 capitoli, dove ogni capitolo è un differente salmo.
- Il libro
Come trattare questo libro? Perché vedete, questo libro non è un racconto. Questo libro è poesia. Una raccolta di Poesie scritte da più autori ed in diverse epoche, con stili differenti e con significati differenti fra loro.
Questo libro è un piacere difficile da raccontare, ma che va assaporato leggendolo, con calma, per intero.
Noi ogni domenica leggiamo un pezzettino. Secondo me è un peccato. Ogni poesia (lode o Salmo) è una perla che va assaporata per intero, capendola, facendola nostra.
Sono pensieri, poesie, preghiere, che ci vogliono insegnare molto sulla vita.
Sono suddivisi in 5 libri, e va notato che la suddivisione cambia fra versione ebraica e versione greca, ma è una distinzione che non comporta nessuna variazione sui testi.
Secondo la tradizione, da chi sono stati composti?
Davide, vero, ma solo in parte. Ci sono stati vari autori, di cui molti ignoti. La maggior pare dei salmi inizia con un versetto in cui l’autore si presenta, o in cui si descrive il motivo per cui il salmo fu composto.
Per essere precisi, sono 73 i Salmi attribuiti a Davide. Seguono:
- 12 salmi attribuiti ad Asaf
- 10 Salmi attribuiti ai figli di Kore
- 2 Salmi attribuiti a Salomone
- 1 Salmo attribuito a Heman
- 1 Salmo attribuito ad Ethan
- 1 Salmo attribuito a Mosè
- 50 salmi rimangono anonimi
Il libro è diviso in 5 parti, e ciascuna parte termina con una benedizione (TROVRE I VERSETTI).
- 1. Il primo libro (parte) contiene i salmi da 1 a 41, tutti attribuiti a Davide, tranne che per 4: l’1,2,10 e 33, i quali sebbene anonimi, vengono per tradizione attribuiti a Davide.
– 2. Il secondo libro contiene i salmi dal42 l 72 (31 salmi), 18 dei quali attribuiti a Davide, uno a Salomone (il 72). Gli altri sono anonimi
– 3. Il terzo libro contiene 17 sami (73-89) Dei quali l’86 è di Davide, l’88 di Heman l’Ezraita e l’89 di Ethan l’Ezraita
– 4. Il quarto libro contiene 17 salmi (90-106), dei quali 2 attribuiti a Davide e 1 a Mosè (il 90)
- 5. Il quinto libro contiene gli ultimi 44 di cui 15 di Davide e uno (il 127) si Salomone.
Per concludere la disanima tecnica, parliamo dei generi letterali presenti nei Salmi.
Ci Sono principalmente 3 grandi gruppi: INNI, SUPPLICHE e RINGRAZIAMENTI
GLi INNI iniziano con un’esortazione a lodare DIO, continua specificando il perchè bisogna lodarlo, e si concludono riprendendo l’inizio: esortazione a pregare DIO
(LEGGERE INNO 29)
Le SUPPLICHE sono salmi di sofferenza e lamenti. Generalmente iniziano invocando Dio, un grido d’aiuto. Nel corpo centrale si cerca di muovere a compassione Dio, presentando la triste situazione di chi supplica.
(LEGGERE INNO 86)
i RINGRAZIAMENTI esprimono ovviamente la gioia per la grazia ottenuta.
(LEGGERE INNO 40)
- Uso dei salmi
Bisogna essere onesti. Sono pochissimi quelli che studiano i salmi. Alcuni sono stati trasformati in inni che anche noi cantiamo durante il culto. Oggi sono un po’ trascurati, ma non è sempre stato così.
Erano canti nazionali e tradizionali d’Israele e moltissimi venivano cantati nelle chiese dei secoli passati, nonostante solo pochi si prestino effettivamente al culto pubblico.
Perché? Per lo stesso motivo per cui è difficile parlare dei salmi in generale. Perché i salmi sono intimi, sono privati, e sono tutti diversi fra loro. Perché non se ne può parlare in generale, perché ognuno è una piccola perla, che si adatta ad un momento o l’altro della nostra vita.
Edward Joung, un famoso poeta britannico vissuto a cavallo fra il 1600 ed il 1700, scrisse che “il salterio (il libro dei salmi) è soprattutto un manuale,una guida e un modello per le necessità devozionali del singolo credente. È un libro di preghiera e di lode che va meditato individualmente per apprendere a lodare e a pregare Dio.
Italo Calvino, ‘un’anatomia dell’anima, dacché non c’è emozione… di cui ognuno sia cosciente… che non sia stata rappresentata come in uno specchio. O piuttosto, lo Spirito Santo ha dato vita… a tutte le ambascie, i dispiaceri, i timori, i dubbi, le speranze, le preoccupazioni e le perplessità, insomma a tutte le emozioni distraenti… da cui la mente si lascia agitare’. Mentre i cristiani di oggi dovrebbero cantare i Salmi nel culto della chiesa, si commette un grande errore quando si trascura la lettura del salterio nelle devozioni individuali”
Joseph Exell, nel “commentario del Pulpito” scriveva: “In primo luogo il loro grande valore sembra sia quello di fornirci, per il controllo dei sentimenti e delle emozioni, la stessa guida che il resto delle Scritture ci fornisce per la fede operante”
Per concludere. Avete notato? Non oggi non vi ho fatto leggere nulla, o quasi. Perché? Perché come ho detto all’inizio, questo è un libro intimo, privato, e vorrei che ognuno di voi provasse a prenderlo, sfogliarlo, e a leggerlo. A scegliere qualche Salmo e ad assaporarlo.
Non si può affrontare il libro dei salmi “in generale”, ma si può affrontare salmo per salmo, assaporandolo.
Vi do solo un piccolo assaggio.
Uno dei salmi più famosi, e secondo me, uno dei più belli:
(LEGGERE INNO 23)